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sabato 8 ottobre 2016

IL MOVIMENTO NON HA PADRONI

TITOLO: IL MOVIMENTO NON HA PADRONI
SOTTOTITOLO: La parola d’ordine è: “Non Convenzionale”
“Ciao, qual è il tuo personaggio dei fumetti preferito?”
“Ciao”.“Beh, non saprei; Capitan America suppongo, o forse l’Uomo Ragno, o magari Batman, o piuttosto Wolverine”.
“Dai pensaci bene”.
“In effetti … Archimede Pitagorico”
“Ma chi? Archimede dei fumetti Disney?”
“Sì”. “Proprio lui; l’inventore”.
Un immaginifico dialogo tra i miei due emisferi cerebrali potrebbe essere una cosa di questo tipo; la porzione sinistra, logica, concreta e razionale, interroga la parte destra, istintiva, artistica, fantasiosa. Due porzioni indipendenti e complementari che contribuiscono (in maniera fondamentale) a renderci ciò che siamo.
Torniamo ad Archimede Pitagorico (Gyro Gearloose in lingua originale), di professione inventore.
È lui il mio personaggio preferito, perché ho sempre guardato con sconfinata ammirazione il suo intelletto sopraffino cimentarsi nelle più bizzarre creazioni; forse l’aspetto più affascinante della scienza, l’inventare, ciò che mischia intelligenza e fantasia, pensiero razionale e pensiero laterale, un connubio perfetto, una collaborazione ottimale tra i due emisferi, il punto più alto raggiungibile dall’uomo pensante e dall’uomo emozionale.
La caratteristica vincente del nostro eroe è la capacità di trasformare gli oggetti comuni, in qualcosa di nuovo, di diverso, di inimmaginabile. In qualcosa di “non convenzionale”, per dirla in breve. Il mondo fantastico dei fumetti permette qualunque cosa e, l’amico Archimede, non si tira di certo indietro, dando libero sfogo a tutte le sue capacità per soddisfare le incredibili richieste degli abitanti di Paperopoli e, di Zio Paperone in particolare.
Il centro del discorso non è, ovviamente Archimede; ci ha aiutato ad estrapolare il concetto: “Non Convenzionale”, concetto che, a mio parere, deve sedere alla base, o quantomeno, ai primi piani del palazzo che forma l’attività motoria.
Cosa intendiamo per “Non convenzionale”? In breve ci riferiamo ad un qualcosa che non segue passivamente una consuetudine o una tradizione, qualcosa di non stereotipato, di non banale, qualcosa ricco di originalità, di naturalezza, di personalità. Questo qualcosa, nel caso specifico è il “Movimento”; l’uomo che si muove.
Tutto sommato l’insegnamento che il buon Archimede Pitagorico può darci è quello di uscire dagli schemi; l’attività motoria, mondo dove il “Mainstream” la fa da padrone, si presta perfettamente a questa svolta: potrebbe sembrare strano, ma non esistono regole, non esistono vincoli, non esistono padroni … IL MOVIMENTO NON HA PADRONI, le idee non hanno padroni, si deve avere SOLO (e non è per nulla poco) la capacità, la preparazione e l’accortezza di rispettare l’anatomia e la fisiologia umana, adattare la biomeccanica ad ogni individuo, conoscere la biochimica e la bioenergetica che regolano le reazioni metaboliche e poi dare libero sfogo al proprio essere, alle proprie <invenzioni>, al proprio modo di interpretare l’atto di muoversi; “Si insegna e si può insegnare solo quello che si è”. Diffido da chi pretende di avere il comando, da chi “Ipse Dixit”, l’ha detto lui, e quindi così deve essere, da chi sbandiera una presunta superiore scientificità o investitura divina con tanto di tavole della legge scolpite nella pietra. Il cervello umano riconosce il movimento nel suo insieme e non il singolo muscolo: la completezza del gesto motorio è la regola aurea; il rispetto della persona che si ha di fronte è la regola aurea; considerare un individuo che si muove e vive in un determinato ambiente è la regola aurea; l’attività motoria non è sport, è un bisogno ancestrale dell’uomo, è vita e, come tale, ribadisco con forza, NON HA PADRONI.
La ricerca di un movimento a misura d’uomo si coniuga perfettamente con la parola “Laboratorio”; come Archimede Pitagorico ha il suo, noi abbiamo il nostro “Laboratorio Motorio” presso Stile Libero, dove l’esplorazione “Non Convenzionale” del movimento non è volta a trovare un “Santo Graal” motorio, un gesto, od un attrezzo, od un esercizio superiore ad altri, bensì a cercare l’esercizio migliore o più funzionale, o più utile a chi lo compie … “Alla fine della nostra esplorazione arriveremo là dove siamo già stati e conosceremo il luogo per la prima volta”; nessuna regola, nessuna convenzione, ma un inchino, umile e profondo, ad ogni corpo che si muove.
 
SL.A.
Le immagini sono tratte da:
Foto di Palestra Stile Libero - Finale Ligure

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